Cefalù, destinazione da paura per il lungo ponte di Halloween

La festa di Ognissanti si avvicina. Quale migliore occasione per concedersi quattro giorni a Cefalù tra vicoli e siti carichi di mistero e leggende per una vacanza da urlo.

Saranno i suoi vicoli dall’alone misterioso o i tanti luoghi che conservano storie dimenticate e leggende curiose, fatto sta che Cefalù resta una delle mete ideali da vivere non solo tutto l’anno ma soprattutto in autunno ed in particolare in occasione del lungo ponte dei morti. Per chi ama una vacanza insolita, fuori dai luoghi comuni, ecco quattro buoni motivi per far tappa in questa città dal fascino medievale esplorando angoli dal fascino singolare che sconfinano nell’oscuro e che hanno ispirato poeti e ricercatori. Il tutto ascoltando i miti e le leggende sul passato della cittadina sede di riti magici che hanno arricchito il suo patrimonio immateriale.


Stregati dal sorriso dell’ignoto marinaio

Non tutti lo conoscono, ma quando lo si vede se ne resta stregati. È il sorriso dell’Ignoto Marinaio, uno dei lasciti più belli di Antonello da Messina custodito nel Museo Mandralisca. Un sorriso enigmatico che per tanti anni è stato oggetto di studi e pareri controversi sull’identità del soggetto ritratto. Così come controversa è la datazione dell’opera stessa. Ad ogni modo si racconta che più volte il quadro sia stato sottoposto al restauro della parte superiore del volto, vicino agli occhi: si pensa che il ghigno dell’uomo dall’ignota identità abbia infastidito talmente tanto qualcuno da portare quest’ultimo a cavargli le pupille. Curiosità a parte, sarà proprio il suo sorriso che vi accompagnerà tra le sale del museo per ammirare pezzi unici e diverse opere d’arte.


Attenti a dove mettere i piedi: alla scoperta della cisterna romana

La Rocca di Cefalu

Per celebrare Halloween c’è ancora un posto ad “alta tensione”che merita di essere visitato: la Rocca. Vestitetevi comodi ed intraprendete il percorso in salita: vi aspetta una passeggiata che vi farà perdere il fiato e scoprire un lato inaspettato di Cefalù. Città di tradizione cristiana, nasconde anche un lato pagano. Se si sale su sulla Rocca, che imponente e suggestiva sovrasta la città, sarà possibile ammirare i resti del Tempio di Diana del VI-V secolo a.C.. Vi imbatterete anche in una buia e profonda cisterna dolmenica di epoca protostorica che testimona quanto questo luogo fosse legato all’atavico culto dell’acqua.


L’antico lavatoio. Un tuffo nel fiume Cefalino

Antico lavatoio medievale

È uno dei monumenti simboli di questo fantastico borgo e la sua storia è legata ad una leggenda antichissima. Si racconta che ad alimentare l’antico lavatoio medievale siano le acque del fiume Cefalino. Si tratta di acque molto pure in quanto si tratta delle lacrime di una ninfa disperata dopo aver ucciso il proprio amato ritenendolo colpevole di tradimento. Vi si accede tramite una breve scalinata a “lumachella” ed una volta scesi si avrà come la sensazione di sentire cantare le donne che in passato venivano qui a lavare i panni, nelle acque purissime del fiume.


Duomo di Cefalù, a spasso con Ruggero II

Duomo di Cefalù

Il maestoso Duomo di Cefalù è una delle principali attrazioni della città. Le sue origini si mescolano tra storia e leggenda: il dato certo è che il re di Sicilia Ruggero II volle la sua costruzione nel 1131, alcuni pensano per mostrare la sua potenza al Papa o per convertire la folta presenza degli islamici nell’Isola. La leggenda suggerisce che l’abbia fatto costruire dopo essersi salvato da una violenta tempesta. Qualunque sia la sua origine il Duomo resta una delle opere monumentali più belle di Cefalù, visitata ogni anno da migliaia di persone. Si presenta con una scalinata che porta nel terrazzo che un tempo fungeva da cimitero e dove i defunti venivano sepolti sotto la terra portata direttamente da Gerusalemme.


Per un piacevole soggiorno a Cefalù, approfittate del ponte dei morti. La cittadina siciliana, che fa parte del Parco delle Madonie, distasolo un’ora da Palermo. Con uno svincolo autostradale a soli 4 km dal centro storico e un’offerta di oltre 700 strutture ricettive, è la base ideale per visitare tutta la Sicilia settentrionale e non solo.

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